"SAI CHE IL SIGNORE TI VUOLE BENE?" |
PROGETTO GEMMA |
progetto Pane e Latte | |
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progetto Betlemme | ||
Un po' di anni fa l'allora papa Giovanni Paolo II disse: "La prima scuola per l'uomo è ancora e sempre la famiglia". I giorni scorsi, in occasione dell'Incontro Mondiale delle famiglie, l'attuale Pontefice ha ribadito, riferendosi agli sposi “Infine il vostro amore è fecondo per la società, perché il vissuto familiare è la prima ed insostituibile scuola delle virtù sociali, come il rispetto delle persone, la gratuità, la fiducia, la responsabilità, la solidarietà, la cooperazione. Cari sposi abbiate cura dei vostri figli e, in un mondo dominato dalla tecnica, trasmettete loro, con serenità e fiducia, le ragioni del vivere, la forza della fede, prospettando loro mete alte e sostenendoli nella fragilità". Ecco, nel cuore dei nostri Pontefici c'è sempre l'uomo, l'uomo intero, l'uomo totale, quello vero, quello che incontriamo per le strade, ogni giorno. E' l'uomo, semplicemente uomo che è al centro del pensiero e dell'insegnamento della Chiesa; l'uomo che nasce in una famiglia, che fa esperienza di famiglia e dalla famiglia assorbe principi, valori e comportamenti. Questo è il motivo per cui Benedetto XVI è venuto a Milano ed in tre giorni si è speso totalmente ad incontrare centinaia di migliaia di persone di ogni età, e di ogni posizione sociale: le famiglie. E' sempre la famiglia la leva su cui appoggiarsi per salvare il singolo e la società intera, o meglio per salvare la singola persona quale membro di una società, di un luogo di relazione tra individui. E' semplicistico dire che oggi non c'è più la famiglia; non dobbiamo mai generalizzare le situazioni di sofferenza. Sappiamo benissimo che le famiglie problematiche sono molte, ma dobbiamo considerarle come malate, e come tali curarle con attenzione, con adeguatezza, con tempestività. Ogni epoca ha avuto le proprie "epidemie", ma non per questo si è ignorato o nascosto chi malato non era, o si è imposto un modo di vivere ospedalizzato a tutta la popolazione. Anzi, i sani hanno aiutato gli ammalati a guarire; così oggi le famiglie sane, e sono tante, devono proporsi come modello e come sostegno alle coppie in crisi affinché questa sia momentanea risolvibile. Non si deve abbandonare il sano perché ci sono tanti malati, non si deve penalizzare la famiglia fondata sul matrimonio perché altre persone non si riconoscono nell'unione tra uomo e donna con un vincolo stabile e riconosciuto. La famiglia è il luogo in cui una nuova vita, un figlio deve essere accolto, allevato ed educato con pazienza e con amore.
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E' ovvio che non sempre tutto è così semplice, ed è proprio per le molte situazioni anomale, quindi difficili, che il Movimento per la Vita ha creato e continua a far sorgere i Centri di Aiuto alla Vita, ed ha "inventato" il Progetto Gemma. Un bimbo bussa alla porta della vita, ma qualche volta la mamma è fortemente preoccupata perché teme di non avere la possibilità di accoglierlo come vorrebbe, cioè con sufficienti mezzi economici, oltre che con grande amore; capita che la famiglia non possa contare su un lavoro sicuro e su uno stipendio adeguato al numero dei suoi membri, è quindi comprensibile che la coppia si senta schiacciata e spaventata, ma quasi sempre basta non farla sentire sola; un sorriso, una parola, un consiglio può avviare verso una maggiore serenità; un incontro con persone disponibili ad accompagnarle in amicizia durante tutta la gravidanza ed anche oltre; una visita al Centro di Aiuto per parlare con le operatrici e fare insieme un piano di superamento delle difficoltà………… ed il bimbo in grembo non è più un "indesiderato" ma diviene un "dono". Molto spesso a gravare sulle famiglie togliendo la serenità sono le risorse insufficienti, e Progetto Gemma può risultare un contributo importante, una "carezza economica" che si appoggia sulla guancia di una donna e ,tramite lei, sulle manine di un bimbo ancora nascosto sotto il cuore della mamma. Progetto Gemma, un dono piccolo ma sicuro per diciotto mesi consecutivi. Oggi sono tante, tantissime le famiglie che hanno bisogno di un Progetto Gemma per sorridere ad un proprio figlio, ma non a tutte possiamo rispondere affermativamente perché ci manca il tuo aiuto, gentile lettore. Anche tu puoi contribuire, tutti possono sostenere Progetto Gemma in modo tale che ad ogni bimbo concepito sia data la possibilità di nascere, di crescere e di "amare ed essere amato".
PROGETTO GEMMA
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